Maria Grazia Tiberii
Era il 1° dicembre 1984 ... Da Roma all'Adriatico in un paio d'ore.

Con i suoi 10 chilometri di lunghezza è battuta solamente dal traforo del #Frejus e dal tunnel del Monte Bianco, che però non sono interamente in territorio italiano; una galleria che attraversa gli Appennini passando sotto l’imponente massiccio del Gran Sasso d’Italia, in Abruzzo.
Una delle meraviglie dell’ingegneria del secolo scorso, il “Traforo del Gran Sasso” fu realizzata per collegare Roma al mare Adriatico, passando per le città di L'Aquila e Teramo, tramite un'autostrada; la #A24.
La concessione per la realizzazione dell’autostrada dei parchi risale agli anni Sessanta del secolo scorso; allo scopo fu redatto un progetto all'interno del quale era prevista la realizzazione di una galleria sotto il Gran Sasso d'Italia. Il progetto fu approvato nel 1963 ma la "Prima pietra" fu posta solo il 14 novembre del 1968; i lavori sarebbero proseguiti per i successivi 24 anni!
L'importo previsto per la realizzazione dell'imponente opera era stimato in 80miliardi di Lire, a consuntivo sarebbe costata 1700 miliardi di Lire.
I lunghi anni trascorsi furono funestati da numerosi incidenti nei quali persero la vita 11 persone. Il più grave si verificò il 15 dicembre del 1970 quando la grande "Talpa escavatrice" perforò un enorme serbatoio sotterraneo di acqua. Un getto d'acqua e fango fu sparato a pressione elevatissima e travolse ogni cosa arrivando ad allagare la parte bassa del centro abitato di Assergi.
Il livello della falda acquifera si abbassò di 600 metri e la portata delle sorgenti del Rio Arno e del Chiarino fu quasi dimezzata.
Nel 1975 i lavori furono sospesi a causa della crisi economica e rimasero fermi fino al 1982.
Era il 1° dicembre del 1984 quando Bettino Craxi, allora Presidente del Consiglio, inaugurò la nuova galleria; a corsia unica ed un senso di marcia tra gli svincoli di Assergi e Colledara in direzione Teramo.
Nel frattempo, nel 1982, erano iniziati i lavori per la realizzazione dei #Laboratori sotterranei; progetto caldeggiato dal fisico Antonino #Zichichi. La costruzione procedette in contemporanea con quella della seconda galleria, in direzione L'Aquila.
I laboratori, vanto dell'Abruzzo e dell'Italia, vennero aperti nel 1983 insieme alla seconda galleria. Sono situati a circa 1000 metri di profondità nel cuore del massiccio e godono di un funzionale accesso tramite uno svincolo situato all'interno del Traforo.
Grazie all'importante opera gli spostamenti tra Roma e Teramo, in precedenza effettuati percorrendo la SS80 che valicava il Passo delle #Capannelle, si effettuano in meno di due ore. Il vecchio pullman, che mia madre chiamava "Corriera", per raggiungere la capitale impiegava quasi cinque ore.