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  • Immagine del redattoreMaria Grazia Tiberii

Era il 20 giugno 1940 ... Quando muore un eroe


#Overthemyworld🌏 Figlio di due maestri elementari, che lo educarono all'assoluto rispetto della monarchia e cercarono di infondergli amore per la carriera militare, divenne squadrista nelle file del Duce quindi aviatore e gerarca. Una vita di successo che nessuno avrebbe mai potuto prevedere quando non era riuscito nemmeno a terminare il Liceo. Parliamo di Italo Balbo, venuto al mondo a Quartesana di Ferrara, era il 6 giugno del 1896.



Non ancora maggiorenne, schierato con il movimento interventista, iniziò la carriera militare allo scoppio di quellagrande guerra che aveva ardentemente desiderato. E proprio durante una manifestazione a favore della cacciata degli austriaci dall'Italia aveva conosciuto Benito Mussolini.Finita la guerra Italo si recò a Firenze dove riprese gli studi; conseguita la laurea in Scienze Politiche tornò a Ferrara dove aveva trovato impiego in una banca. Dopo essersi iscritto al Partito Nazionale Fascista, grazie all'aiuto della Massoneria, divenne segretario della sezione locale. Balbo era un uomo d'azione; antisocialista, antidemocratico e nazionalista. La sua carriera prese il via con l'organizzazione di bande di squadristi che avevano il compito di obbligare i braccianti ferraresi a iscriversi al sindacato fascista. Il 1922 lo vide quadrunviro della Marcia su Roma dopo una sfolgorante carriera, una carriera solo leggermente rallentata quando - nel 1923 - gli fu imputato il coinvolgimento nell'omicidio di Don Giuseppe Minzoni. Italo, tenace protettore dei suoi squadristi, riuscì abilmente a sviare le indagini ottenendo per tutti gli indagati il proscioglimento per insufficienza di prove.Il 6 novembre del 1926 arrivò la nomina a Sottosegretario all'aeronautica e, da sempre appassionato del volo, Balbo iniziò una serie di trasvolate dalle quali ottenne quella fama di eroe per la quale fu acclamato anche oltre i confini nazionali.


Nel 1927 promosse la fondazione della "Città dell'aria Guidonia” dove sorse un modernissimo centro di ricerche per l'ingegneria aeronautica che raccolse scienziati del calibro di Gaetano Arturo Crocco, Luigi Crocco, Antonio Ferri e Luigi Broglio. Quest'ultimo sarà padre della ricerca spaziale italiana. Fu anche fautore della "Scuola di alta velocità" di Desenzano del Garda, allestita dove sorgeva l'idroscalo di Gabriele D'Annunzio con l’ obiettivo di far conquistare all'Italia la Coppa Schneider.

Il primo volo transoceanico è del 1930; il 17 dicembre 12 idrovolanti partirono da Orbetello, destinazione Rio de Janeiro. La metà fu raggiunta il 15 gennaio del 1931.

Dal 1 luglio al 12 agosto del 1933 fu la volta della trasvolata di 24 idrovolanti da Roma a Chicago e ritorno.Balbo divenne sinonimo di "numerosa formazione di aeroplani", negli Stati Uniti il termine Balbo indica anche il pizzo lungo con i baffi! Adorato dal popolo Italo Balbo riuscì a sfruttare le sue performance quale strumento di propaganda; il suo prestigio ormai superava quello del Duce che, avendolo capito, lo trasferì in Libia in qualità di governatore della colonia. Balbo arrivò malvolentieri in Libia, veniva dopo Badoglio e Graziani ... Dopo lo sterminio di massa nei campi di concentramento. La sua prima mossa fu chiuderli. Constatati gli innumerevoli problemi iniziò una ristrutturazione della colonia e vi fece trasferire ventimila contadini cui affidò dei terreni. La sua politica ebbe un enorme successo, un nuovo successo non gradito a Mussolini. Lo scontro con il Duce divenne duro nel momento in cui Italo Balbo si oppose esplicitamente all'entrata in guerra a fianco della Germania. Non aveva motivazioni ideologiche, semplicemente riteneva che le forze armate italiane non fossero pronte.


Il 20 giugno del 1940 l'Italia era in guerra da 19 giorni. Italo Balbo stava effettuando una ricognizione sui cieli della Libia quando il suo aereo venne abbattuto dalla contraerea italiana, nei pressi di Tobruk. Fu un tragico errore; dalla base l'aereo era stato scambiato per uno dei velivoli britannici che avevano appena effettuato un attacco. L'aereo di Italo Balbo, mortalmente ferito, precipitò in fiamme al suolo. Nessun superstite. Furono indetti 5 giorni di lutto nazionale; dopo due giorni dal tragico evento le forze aeree britanniche vollero onorare il grande aviatore paracadutando sul campo italiano una corona di alloro.

Gli italiani piansero a lungo il loro eroe, non così fu per Benito Mussolini. Badoglio, presente quando gli giunse la notizia, dichiarò che il Duce non aveva provato alcun turbamento nell'apprenderla. Le parole dello statista al popolo italiano furono:"Un bell'alpino, un grande aviatore, un autentico rivoluzionario. Il solo che sarebbe stato capace di uccidermi".

Le spoglie di Italo Balbo furono tumulate a Tripoli, dove riposarono fino al 1970 quando l'ondata di nazionalismo libico minacciò la distruzione dei cimiteri italiani.

Ora riposa a Orbetello assieme ai membri dell'equipaggio del suo ultimo, fatale volo.

Donna Emanuela Florio sostenne finché ebbe vita che la morte del marito era avvenuta in seguito a un ordine impartito da Roma.


Italo Balbo ... Aviatore, organizzatore, trascinatore di folle, geniale propagandista ha sempre suscitato la gelosia in Benito Mussolini. Considerando cha ad abbattere il suo aereo fu un mitragliatore italiano pensare al complotto non è difficile.

Non sapremo mai la verità, ci aggrappiamo al ricordo di un eroe dell'aria cui la morte pietosa volle risparmiare le pagine peggiori del fascismo.

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