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  • Immagine del redattoreMaria Grazia Tiberii

Era il 21 gennaio 304 ... Una vita donata a Gesù.


Nella #Roma imperiale nascere in una nobile famiglia voleva dire vivere in splendide case, attorniati da schiavi pronti a soddisfare ogni esigenza e abbigliati con abiti splendidi. Ma non per tutti era un paradiso.

#Agnese era nata nella #gens Claudia, importante famiglia le cui origini potevano esser fatte risalire alla nobiltà etrusca.

Nel 304 Agnese aveva 12 anni e, in un'epoca in cui le donne romane spesso si sposavano e generavano figli, non aveva alcuna intenzione di acconsentire a un matrimonio; nemmeno se a chiederla in sposa era il figlio del Prefetto di Roma. Alle ripetute proposte la giovane aveva risposto di aver fatto voto di castità a Gesù.


In un mondo dove la #cristianità era un odioso reato; proclamare l'amore verso un dio che rifiutava di unirsi al pantheon dei romani, che aveva l'ardire di proclamarsi unico, era estremamente pericoloso. Il prefetto reagì alle dichiarazioni di amore per Gesù ordinando ad Agnese di andare in clausura tra le vestali; giovani vergini dedite al culto alla dea protettrice della città di Roma. Ma la ragazzina non volle accettare. Il rifiuto creò un grave problema, la legge romana non consentiva l'esecuzione delle vergini. Il prefetto pensò di domarla rinchiudendola in un postribolo, ma non ottenne nulla; nessuno dei clienti ebbe il coraggio di toccare l'innocente ragazzina. Le si avvicinò solamente un uomo che, secondo la tradizione cattolica, per punizione fu accecato da un angelo; si narra che dietro intercessione della stessa Agnese Dio rese la vista allo sventurato.

Visti falliti tutti i tentativi di distogliere Agnese dall'adorazione per Gesù il prefetto pensò di liberarsi della ragazza accusandola di magia, la ragazza fu condannata al rogo.

Spogliata delle vesti fu posta sul cumulo di fascine secche e fu acceso il fuoco ma ... I carnefici assistettero impotenti al miracolo ... Le fiamme si divisero per non toccare il corpo di Agnese mentre i suoi capelli iniziavano a crescere fino al punto di coprire la sua nudità.

La morte arrivò da una spada che la trafisse alla gola.


Oggi il 21 gennaio è il giorno dedicato a lei. La giovane e bella Agnese ha assunto il ruolo di patrona delle donne affette da #calvizie e dei #tricologi. Può sembrare strano che uomini di scienza affidino il loro sapere a una Santa, ma a volte anche il mondo della ricerca può sorprendere.

Nel 2009 presso l'ospedale di Zurigo fu condotto uno studio su 822 donne sane che lamentavano la caduta dei capelli.

Strano ma vero! I ricercatori hanno riscontrato una periodicità regolare nella crescita e nella caduta dei capelli, con una percentuale minima di caduta che coincide con il 21 gennaio; giorno dedicato a Sant'Agnese.


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