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  • Immagine del redattoreMaria Grazia Tiberii

Era il 6 settembre 1941 ... Quando la religione diviene scusa per prevaricare il prossimo.


Simboli ebraici

Una storia che si ripete all’infinito, riassunta in una stella gialla a sei punte cucita sugli abiti quale simbolo di disprezzo.

Il 6 settembre del 1941 gli ebrei al di sopra dei sei anni di età, cittadini dei Paesi occupati dalla Germania, furono costretti a marchiarsi di uno dei simboli più classici della loro religione. La Stella ebraica  “Die Jude Stern” veniva usata per marchiare un popolo,

avviando di fatto la Shoah. Improvvisamente era possibile identificare a prima vista gli ebrei; uomini e donne che, al di là di ogni propaganda, nulla di diverso avevano dai tedeschi! La tempesta si andava delineando dal 1 dicembre del 1939, quando agli ebrei polacchi era stato imposto di portare al braccio una fascia con la stella e sui vestiti, davanti e dietro, una pezza dello stesso colore della fascia. Variando colori e composizioni in seguito la stella fu applicata alle divise degli ebrei che nei campi di sterminio attendevano la “Soluzione finale”.

Ma non crediate che i nazisti siano stati i primi, la storia del popolo ebraico è una lunga serie di persecuzioni. Già nel 1215 il Concilio Laterano presieduto da Papa Innocenzo III impose agli ebrei di portare un segno distintivo e nel 1426 gli “Statuta Sabaudie” emanati da Amedeo III di Savoia dedicavano sedici capitoli al problema ebraico. Tra gli articoli ve ne era uno che che imponeva agli ebrei di portare un segno distintivo sulla spalla sinistra. Nel luglio del 1555 Paolo IV, nella bolla papale "Cum nimis absurdum", istituì i Ghetti per separare gli ebrei dal resto della popolazione. Ovviamente gli ebrei dovevano indossare un segno distintivo, era grigio.

Oggi la stella a sei punte, “Magen David”,  è impressa al centro della bandiera di Israele … Speriamo non debba più essere usata per marchiare un essere umano.

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