Maria Grazia Tiberii
Era il 9 marzo 1959 ... Buon compleanno Barbie.
Io e #Barbie … La compagna di mille avventure vissute tra le pareti della mia stanzetta è diventata una signora di mezz’età, ma il tempo non ha offuscato la sua femminilità.
Era il 9 marzo 1959 quando una bambolina in costume da bagno zebrato, con lunghi capelli neri raccolti in una, coda fece il suo esordio a New York. Un incredibile successo, in un anno ne furono vendute 350.000. In seguito Barbie, per seguire i desideri delle piccole clienti, tinse i capelli di biondo.
La bambola più amata al mondo fu ideata da Ruth Handler, moglie del cofondatore della #Mattel Elliot, che aveva osservato sua figlia assegnare ruoli da adulte alle sua pupe che, secondo la moda dell’epoca, rappresentavano quasi esclusivamente neonati. Il fratello aveva a disposizione giochi che gli permettevano di immaginarsi nei ruoli più svariati, dal pompiere all’astronauta … La piccola non poteva che giocare alla mamma!
Ma il ruolo della donna non poteva ridursi a semplice fattrice … Avrebbe creato una nuova bambola che avrebbe avuto il nome della figlia: Barbara … Barbie.
Dalla sua nascita Barbie ha intrapreso 200 carriere, indossato abiti griffati ed è diventata la migliore amica di milioni di bambine insieme alla sua splendida famiglia: le sorelle - Skipper, Stacie, Shelly, Chelsea – i fratelli gemelli - Tod e Tutti – la cugina di origini inglesi – Francie – e il mitico fidanzato – Ken.
Avere tutta la tribù, i mille completi, gli accessori, la casa, la macchina … Io non potevo permettermelo. Avevo una sola, biondissima, Barbie e tanta fantasia così osservavo mia madre cucire i miei abiti e imparavo a crearne per la mia Miss con i ritagli di stoffa. Avevo trovato per lei anche un fidanzato, un bambolotto acquistato per poche lire fuori dallo stadio che raffigurava il calciatore Anastasi.
Con un bel po’ di anticipo avevo fatto nascere a prima coppia calciatore\velina!