Maria Grazia Tiberii
Oggi la Compagnia dei Viaggiatori vi porta a ... Lucca
Le prime legioni che arrivarono sulla sponda sinistra del fiume Serchio chiamarono la loro colonia Luca, da “Lucus” ossia “Bosco Sacro”, quasi a volersi ingraziare le divinità ancestrali venerate dagli indigeni.
Nei secoli successivi l’insediamento si sviluppò in nella splendida città che oggi andiamo a scoprire.

La Compagnia dei Viaggiatori parte alla scoperta di Lucca dalla sua cinta muraria cinquecentesca che forma un anello di circa 4.200 metri. Rimasta intatta oggi è percorribile a piedi o in bicicletta, un percorso panoramico che offre suggestivi scorci dello splendido centro storico.

Oltrepassiamo le mura all’altezza della stazione ferroviaria per raggiungere il Duomo, dedicato a San Martino. Al suo interno è custodita la veneratissima reliquia del “Volto Santo” che nel fervore religioso medievale fece di Lucca tappa importante sulla via Francigena.

Dalla piazza raggiungiamo la via più famosa di Lucca, il “Fillungo”, tappa obbligatoria per
gli amanti dello shopping. Era il Cardo dell’antica colonia romana, percorrendolo raggiungiamo l’anfiteatro, perfettamente riconoscibile nonostante sia occupato da una piazza ellittica, circondata da edifici da cui si affacciano botteghe e piccoli ristoranti. In estate sono frequenti manifestazioni e concerti; la musica permea l’atmosfera cittadina ... Non poteva essere diversamente nel luogo che ha dato i natali a Giacomo Puccini. (22 dicembre 1858).

Poco distante dall’anfiteatro la Torre Guinigi svetta sopra i tetti, ci arrampichiamo sugli stretti gradini per ammirare il giardino pensile che la rende unica. Dalla vetta ammiriamo estasiati il centro storico, con le sue architetture di pregio, le sue torri e le innumerevoli chiese medievali, così tante da attribuire a Lucca il nomignolo di “Città dalle 100 chiese”.
La straordinaria ricchezza architettonica spazia dagli edifici costruiti dai Goti e successivamente dai Bizantini che ne fecero una delle più importanti capitali del regno Longobardo alla splendida architettura rinascimentale.
Nel Settecentosettantatre fu conquistata da Carlo Magno che accrebbe il suo già fulgido splendore; fiorirono svariate attività commerciali e la produzione tessile di alta qualità rese Lucca celebre in tutta Europa. Nonostante le continue lotte tra Guelfi e Ghibellini divenne una delle più importanti città italiane e rimase repubblica indipendente fino al 1799, quando cadde sotto il dominio francese.
A questo punto non possiamo non vedere vedere Piazza Napoleone, da tutti chiamata Piazza Grande, fatta realizzare da Elisa Bonaparte per rendere omaggio al fratello "Napoleone" demolendo antichi edifici medievali, tra cui una chiesa. Punto di riferimento dei lucchesi nel periodo natalizio ospita una pista di pattinaggio sul ghiaccio.
Non possiamo lasciare Lucca senza una visita a Palazzo Pfanner, edificio nobiliare del XVII secolo usato per le ambientazioni della residenza del “Marchese del Grillo”.
Ci sarebbe molto altro da vedere, ma il giorno volge al termine e la fame si affaccia prepotente. La giusta occasione per assaporare il “Buccellato”, caratteristico pane arricchito con uvetta il cui nome risale ai romani, quando il "Buccellatum" era il pane dei soldati, denominazione che in epoca medievale fu usata come sinonimo di pane dolce. La Repubblica di Lucca nel 1578 impose sulla vendita del Buccellato una tassa al fine di reperire il denaro necessario alla costruzione degli argini del fiume Serchio.
La Compagnia dei Viaggiatori vi da appuntamento alla prossima avventura.