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  • Immagine del redattoreMaria Grazia Tiberii

Oggi la Compagnia dei Viaggiatori vi porta a ... Rieti

Adagiata su una piccola collina al margine di una fertile pianura alle pendici del Monte Terminillo, sulle sponde del fiume Velino, sorge la città conosciuta come Umbilicus Italiae: Rieti.

Ratto delle Sabine. Pietro da Cortona

La leggenda narra di un insediamento fondato dalla dea Rea Silvia all'inizio dell'età del ferro. L'antica Reate fu abitata dai Sabini che dal Gran Sasso si erano spostati nelle valli del Velino e del Tevere; all'epoca la Piana Reatina era occupata dalle acque del Lacus Velinus.




Corsa delle Bighe. Immagine dal web

I Sabini intrecciarono le loro leggende con quelle della Roma agli albori; il"Ratto" più famoso della storia prende origine dal desiderio di Romolo di popolare la sua città.

Il celebre primo re ebbe l'idea di sfruttare la festa della "Consualia" per organizzare un grande spettacolo che attirasse gli abitanti della regione mentre il delitto si consumava. Fu guerra.

Si narra che fu merito delle donne, che impavide si gettarono tra le armi dei contendenti imponendo la tregua, la nascita della successiva alleanza tra i due popoli.

I Consualia erano feste dedicate al dio dei granai e degli approvvigionamenti: Conso. Le celebrazioni avevano luogo il 21 agosto, nel periodo del raccolto, e il 15 dicembre.

Per la venerazione era allestito nei sotterranei del Circo Massimo un altare che veniva portato in superficie solo

nelle due giornate di celebrazione. Pare che Romolo avesse organizzato per la prima volta corse di muli da disputarsi in alternativa alle solite competizioni con cavalli e asini, che nell'occasione vennero inghirlandati e messi a riposo.

Il rapimento più famoso della storia avvenne il 21 agosto, mancavano circa 700 anni alla nascita di Gesù e Romolo aveva da poco ucciso il fratello gemello. Nonostante l'offerta di asilo a criminali e schiavi il novello re non riusciva a popolare i sette colli sui quali aveva il dominio e, soprattutto, non aveva donne.

La guerra con i Sabini si risolse diplomaticamente; fu loro permesso l'insediamento sul colle del Quirinale e re Tito Tazio condivise per cinque anni il potere con Romolo.


Cascata delle Marmore. Umbria

Rieti venne assoggettata a Roma nel 290 a.C. dal console Manio Curio Dentaro che bonificò l'antico lago Velino facendo confluire le acque nel vicino fiume Nera. Erano nate le Cascate delle Marmore.

Dopo la caduta dell'Impero romano e le invasioni longobarde fu a lungo parte delle Stato Pontificio fino all'annessione nel Regno D' Italia il 23 settembre 1860.

Oggi Rieti è una piccola e tranquilla cittadina di provincia permeata da un alone mistico grazie alla presenza nel suo territorio di due santuari francescani e la prossimità a Greggio. Il piccolo borgo è famoso nel mondo grazie alla rappresentazione storica della nascita del primo "Presepe vivente". Fu voluto nel 1223 da San Francesco d'Assisi che lo realizzò con l'aiuto del Nobile Signore di Greggio Giovanni Velita.

Il luogo è meta di numerosi pellegrini; nella "Valle Santa" si svolge il "Cammino di San Francesco" ripercorrendo la vita del Poverello di Assisi.

Il centro storico di Rieti si presenta ai turisti protetto su un lato da una cinta muraria di origine medievale e diviso da una via brulicante di vita: via Roma.


Rieti. Cattedrale Santa Maria Assunta

Importante nella città è l'architettura sacra, in primis la Cattedrale di Santa Maria Assunta. La sua costruzione ebbe inizio nel 1109 in stile romanico, la cripta fu consacrata nel 1157 ma per la basilica superiore occorse attendere il 1225. La torre campanaria fu edificata nel 1252 e nel 1458 si aggiunsero il battistero e il portico. In epoca barocca furono fatte notevoli modifiche all'interno del luogo di culto.


Rieti. Palazzo vescovile

Adiacente alla Cattedrale il Palazzo Vescovile di cui fu posata la prima pietra nel 1283. La facciata principale mostra una loggia coperta da un tetto, sorretto da due colonne in pietra e un pilastro centrale. In passato il palazzo era raggiungibile direttamente dalla piazza tramite una scalinata in pietra demolita negli anni '20 del secolo scorso. Il piano terra è diviso in due metà da sei pilastri che sostengono le grandi volte a crociera; volte gotiche a due navate conducono fino al suggestivo arco di Bonifacio VII Caetani.



Eccomi esattamente sopra al centro del Mondo.
Rieti- L'ombelico del Mondo

La tradizione individua il centro esatto della Penisola nella piccola Piazza San Rufo, che ospita l'omonima chiesetta.

A segnalare la posizione un monumento realizzato nel 2001, "La caciotta" e una targa.

Una gita a Rieti non può che terminare con la degustazione di uno dei fantastici piatti della cucina tradizionale: ottime le "Fregnacce alla reatina" e da non perdere i "Pizzicotti".

Scopri la ricetta dei pizzicotti

Scopri la ricetta delle Fragnacce

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