Maria Grazia Tiberii
Oggi la Compagnia dei Viaggiatori vi porta a ... Teatro Petruzzelli di Bari.

Mente l’Ottocento volgeva a termine nella città di Bari dilagava la passione per il teatro. Dal 1854 era attivo il teatro comunale Piccinni, ma le sue ridotte dimensioni lo rendevano inadeguato a soddisfare le richieste dei cittadini.
Desiderosi di elevare il livello culturale gli amministratori avevano individuato un terreno sul mare, Largo alla Marina, un sito dove spesso venivano organizzati concerti e rappresentazioni di strada. Un terreno che il Comune era disposto a concedere a chiunque volesse costruirvi un teatro.
Tra le numerose proposte venne scelto il progetto presentato dagli armatori di origine triestina Onofrio e Antonio Petruzzelli, un disegno redatto dal cognato, cittadino barese, Ingegnere Angelo Messeni.
Il contratto che sanciva la cessione gratuita del suolo, oltre un premio di Lire quarantamila, per la costruzione è successiva gestione di un Politeama venne stipulato il 29 gennaio del 1896.
Per la costruzione del Petruzzelli occorsero quattro anni e 1.600.000 Lire, soldi e tempo ripagati da uno degli edifici più splendidi mai costruiti.
Oggi il teatro Petruzzelli affaccia sulla via più commerciale della città, Corso Cavour, un’arteria fiancheggiata da un susseguirsi di vetrine e banche intervallate da edifici di interesse storico. Ma i rumori della modernità svaniscono appena varchiamo la soglia e veniamo catapultati nella storia; come per magia lo spazio si popola di dame in crinolina che intrattengono impettiti gentiluomini mentre attendono la chiamata.
Era il 14 febbraio del 1903, il pubblico affollava l’immenso foyer in attesa della prima, il capolavoro di Meyerbeer “Gli Ugonotti”.
L’ambiente era riscaldato e sfavillante di luci, per l’epoca quasi fantascienza!
Ad accogliere il pubblico estasiato le statue a grandezza naturale dei maestri di musica pugliesi: Paisiello, Piccinni, Mercadante, De Giosa. Mentre mi perdo in un caleidoscopio di arte immagino le signore eleganti al fianco dei cavalieri tirati a lucido che sciamano dividendosi tra la platea, i quattro ordini di palchi, le gallerie e il loggione.
I 2192 posti che avevano sottratto al teatro di Corato il titolo di più grande teatro della Puglia erano tutti occupati. Gli entusiasti spettatori si apprestavano a godersi lo spettacolo vegliati dai sommi poeti dell’antichità mirabilmente affrescati sulla volta da Raffaele Armenise.
Nei primi decenni del Novecento il nome del Petruzzelli era conosciuto in tutta Europa, assurto a simbolo del Sud dell’Italia, e negli anni Trenta raggiunge il massimo dello splendore ospitando le rappresentazioni di Mascagni, La Rotella, Refice, Respighi. Poi scoppiò la guerra.
Durante l’occupazione il teatro divenne sede per i concerti e gli spettacoli di varietà delle truppe alleate. Storie che saranno raccontate da Alberto Sordi e Monica Vitti nel film “Polvere di stelle” girato al suo interno nel 1972.
I proprietari gestirono personalmente il Petruzzelli fino agli inizi degli anni Settanta, successivamente si avvalsero della collaborazione diversi impresari.
Gli anni Ottanta consacrarono il successo del teatro, per tutto il mondo Bari non era che il Petruzzelli. La lirica fu affiancata da musical, balletti, grandi concerti di ogni genere musicale; ogni artista internazionale desiderava calcare le sue scene.
Furono forse gli anni più belli ... Ma anche gli ultimi.
Nella notte tra il 26 e 27 ottobre del 1991 il teatro fu devastato da un violentissimo incendio, di origine dolosa. Solo il collasso della cupola, che crollando soffocò le fiamme, ne impedì la completa distruzione.
Un destino beffardo aveva voluto che l’ultima opera rappresentata fosse la Norma che, quasi a funesto presagio, termina con un rogo.
Lo splendido Teatro Petruzzelli, dopo numerose vicissitudini, è stato restaurato e riaperto il 4 ottobre del 2009.
È possibile prenotare visite guidate o informarsi sulle rappresentazioni sul sito www.fondazionepetruzzelli.com