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  • Immagine del redattoreMaria Grazia Tiberii

Oggi la Compagnia dei Viaggiatori vi porta ... In Alta Badia (Ultima puntata)


Dopo un’altra deliziosa colazione getto un’ultima occhiata alla stanza. Le valige aperte attendono il solito oggetto dimenticato mentre un raggio di sole si fa strada da uno spiraglio fra i tendaggi. Apro la finestra e respiro a pieni polmoni l’aria che odora già di primavera. La vacanza è terminata e presto il tran tran quotidiano mi inghiottirà tra le sue fauci. Ma rimane una chicca.

A pochi chilometri da Pedraces sorge la splendida cittadina di #Brunico; vogliamo visitarla prima di intraprendere la via del ritorno.

Abbiamo deciso di arrivare alla città con l’autobus, numerosecorse giornaliere collegano Pedraces a Brunico. Dal capolinea il centro è ad un tiro di schioppo, ci incamminiamo ammirando lo splendido paesaggio che circonda l’abitato.


Dopo pochi passi ci troviamo di fronte il Convento delle Orsoline, fu costruito nel 1.741 con accesso diretto ad una delle porte della città, nota appunto come “Porta delle Orsoline” oltre che come “Porta Nuova” e “Porta del Convento". Un tempo era chiamata anche “Porta delleoche”. All’epoca vi si trovava anche la dogana ed unedificio per la pesa e lo stoccaggio delle merci.

Attraversiamo la porta e ci sembra di essere a spasso nella storia. La via centrale del centro storico conserva in gran parte il suo aspetto medievale. Alla città si accede da quattro porte, dalla “Porta Orientale” una via sale al castello, purtroppo non abbiamo tempo per visitarlo.

Magari sarà meta di un nuovo viaggio!

Lo splendido maniero che domina la città fu voluto dal Vescovo Bruno von Kirchberg per proteggere i suoi possedimenti della Val Pusteria. Attorno al castello si sviluppò l’insediamento che dal vescovo prese il nome. Brunek in tedesco, Bornech per i ladini e da noi chiamata Brunico; composta dal nome Bruno ed il suffisso ecke (angolo). Dall’autunno del 2010 il castello di Brunico ospita il quinto, ed ultimo, Museo della Montagna di Reinhold Messner: il Museo Ripa dedicato ai popoli di montagna.


Il nome Brunico fu menzionato la prima volta il 23 febbraio del 1256 in un documento ufficiale. Passeggiamo per la Via Centrale “Stadtgasse” ammirando gli splendidi edifici affrescati che ospitano al pian terreno, e spesso anche al primo piano, negozi e caffè. Probabilmente sono ancora come all’epoca del primo insediamento.

La  città  era   costituita  da  due   file  di case   che delimitavano una stretta via, solo nel 1336 vennero terminati il muro ed il fossato.  Nel 1358 fu fondato l’ospedale. Nel XIV e XV secolo, in seguito ad intensi traffici mercantili da Augusta e Venezia la città conobbe onori e fama. Nacque la scuola pittorica pusterese che formò diversi grandi maestri. Nel 1.500 la Val Pusteria venne riunita al Tirolo e la città di Brunico rimase proprietà vescovile.

L’undici aprile del 1723 la città fu devastata da un incendio che si originò poco lontano dalla parrocchiale e, grazie al forte vento, si propagò rapidamente a gran parte dell’abitato.


Durante le guerre napoleoniche non ci furono danni ma, a causa dell’acquartieramento delle truppe la città si indebitò per decenni. Anche la I guerra mondiale risparmiò Brunico che, nel 1.919venne annessa insieme al Tirolo meridionale all’Italia;in seguito il territorio divenne l’Alto Adige.

La II guerra mondiale causò perdite di uomini e cose. Il 6 luglio 1944 sette ragazzi che si erano arruolati nella Repubblica Sociale Italiana e messi a disposizione dei tedeschi per effettuare dei lavori nella caserma cittadina, disertarono e furono fucilati.


Otto secoli di storia hanno lasciato tracce in ogni angolo della città, non abbiamo tempo di visitarli tutti, né di visitare le splendide chiese, torniamo sui nostri passi e ci rechiamo alla chiesa del Convento delle Orsoline: oltre lo splendido portale una grata che probabilmente separava i fedeli dalle religiose ed una splendida navata con soffitto a volte.




La nostra giornata volge al termine, solo il tempo per uno spuntino. Tornando alla stazione degli autobus ci imbattiamo in un piccolo bar, un posto come tanti, senza molte pretese; ma un simpatico tavolino con “gambe vestite” attorniato da sgabelli in tono ci spinge a soffermarci. Il cibo lascia a desiderare ma la birra è buona, del resto siamo in un territorio che è più vicino alla Germania che all’Italia per tradizioni culinarie!

Una   curiosità:  a   Brunico,  a   causa   del   parto prematuro della madre in vacanza, è nato il regista Nanni Moretti. Il Moretti ha vissuto tutta la sua vita altrove, ma la città si onora della presenza di molti atleti di fama internazionale.

La città è sede del ritiro estivo della Benetton Basket ed ha ospitato spesso squadre di calcio della Serie A, negli ultimi anni Inter e Roma che qui hanno effettuato la preparazione in vista del campionato. Ovviamente gli sport più importanti sono quelli invernali, quali Hockey su ghiaccio e sci. Nel novembre del 2009 Brunico è risultata prima in una classifica dei borghi italiani per vivibilità, felicità e sostenibilità.

A Sud si trova la località sciistica di Plan de Corones (Kronplatz,2.273 m. slm). Sulla cima si trova la “Campana della Concordia”, la più grande nell’arco alpino. Pesa 18.000 Kg.

La nostra visita a Brunico è terminata, tra pochi minuti l’autobus ci porterà di nuovo a Pedraces ed inizieremo il viaggio di ritorno. Per raggiungere la fermata attraversiamo la città moderna ed ammiriamo le architetture in legno che nulla tolgono alla bellezza del paesaggio alpino. La compagnia dei viaggiatori vi saluta e vi aspetta per una nuova vacanza.

Sei anche tu appassionato di viaggi? ….

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