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  • Immagine del redattoreMaria Grazia Tiberii

Pecora alla Callara


" e vanno pel tratturo antico al piano …


Mentre il poeta scriveva gli immortali versi immaginava i sentieri che dai monti #abruzzesi lentamente digradano verso le coste. Circondati da un mare d’erba, vedeva i #pastori, che accompagnavano le #greggi verso i pascoli estivi sulle rive dell’Adriatico.

In realtà non vi era poesia nella transumanza, solo fatica e nostalgia.

Il cammino che, partendo dalle cime dei monti, portava verso il Tavoliere delle Puglie era lungo ed impervio; persino per le greggi.

Alcune pecore, azzoppate, ferite o semplicemente morte per la fatica venivano cucinate nelle malinconiche serate attorno ai bivacchi. I pastori le cuocevano in appositi paioli di rame, le “#callare”. Le grandi pentole di rame erano sorrette da un treppiede al quale era applicato un gancio, posto sopra un fuoco vivo di legna. Dopo aver cotto la dura carne per buona parte del pomeriggio i pastori si sedevano in cerchio e consumavano il pasto direttamente dalla pentola, bagnando il pane, amorevolmente preparato da mogli e madri ed ormai indurito, nel sugo di cottura.

Oggi la figura del pastore transumante non è che un ricordo. Le greggi vengono portate dai pascoli invernali a quelli estivi, e viceversa, con enormi TIR. Nessuno tra i nostri monti ha però dimenticato il sapore della “Pecora alla Callara”; una pietanza gustosissima che potete gustare nelle vostre case seguendo poche e semplici istruzioni per la cottura. Una ricetta che affonda le sue radici in un lontano passato ed è arrivata fino a noi tramandata di generazione in generazione, sempre uguale.

Un pasto che ha il sapore della storia dell’Abruzzo.

Cosa serve: (ricetta per 6/8 persone) La pietanza contiene circa 1.000 calorie.

1,5 Kg di carne di pecora, cal. 578 - proteine 35 gr. - grassi 47 gr.

Un ramo di rosmarino,

4 spicchi di aglio, 1 cipolla,

3 o 4 carote,

1 foglia di salvia,

Alcuni gambi di prezzemolo, 1 peperoncino piccante,

1/2 litro di vino bianco secco,

Olio, Per una tazzina di olio: Cal. 250 - grassi  24 gr.


6 pomodori pelati. cal. 150 - proteine 10 gr. - carboidrati 35 gr.

Come si fa:

Taglia la pecora in piccoli pezzi (oppure falla dividere dal macellaio al momento dell’acquisto), immergila in acqua bollente – nella callara di rame – e schiuma per 10 minuti.

Scola bene la carne e pulisci la "callara" dal grasso che vi si è depositato. Versa nuovamente la carne nella "callara" insieme ad un trito grossolano di rosmarino, aglio, cipolla, carota, salvia, gambi di prezzemolo e peperoncino.


Ricopri la carne con acqua e vino bianco, aggiungi due prese abbonanti di sale ed una tazzina di olio di oliva.


Non ti resta che far bollire per 2 ore a fuoco lento, mescolando ogni tanto.

A questo punto aggiungi i pomodori pelati e cuoci ancora 15 minuti.


La pecora alla callara è pronta per essere gustata, accompagnata da fette di pane casareccio, possibilmente acquistato il giorno precedente.



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