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  • Immagine del redattoreMaria Grazia Tiberii

Quanto mi se custodisco il tuo denaro?



Non c'è al mondo un cliente che non accusi la sua Banca di remunerare i suoi depositi con interessi troppo bassi.


In effetti a conti fatti, alla fine di ogni trimestre, l'estratto conto anche in caso di saldi creditori notifica un addebito: il risultato della somma algebrica tra gli interessi maturati a fronte delle giacenze e le spese applicate per la gestione del conto. In epoca di tassi a breve negativi, con banche che devono pagare la BCE per depositare il loro denaro, non è affatto facile carpire incrementi sulla remunerazione accordata alla clientela.



Solo aumentando il rischio o immobilizzando la liquidità, da qualche anno e nel prossimo futuro, si potrà lucrare di rendite derivanti da capitale monetario.


Nel secolo scorso, quando la maggior parte delle popolazione aveva come unica ricchezza la terra, avere depositi in banca elargiva rendite favolose. Ma cos'è un deposito?

Come ben sa il papero più ricco del mondo il denaro viene chiuso nel "deposito" per essere custodito  e protetto dagli assalti della Banda Bassotti.

Per il diritto il deposito è un contratto con il quale una parte - depositario - riceve dall'altra - depositante - una cosa mobile, con l'obbligo di custodirla e restituirla nello stesso stato in cui è stata consegnata. Il depositante deve pagare il prezzo pattuito e rimborsare le spese sostenute per la custodia. Esiste poi il "Deposito Irregolare", nel caso in cui i beni depositati siano fungibili il depositario deve restituire altrettante cose della stessa qualità e specie. Il caso del denaro.

La possibilità di usare il denaro custodito in attesa della restituzione dell'equivalente nel momento in cui il depositante l'avesse richiesto ha incoraggiato l'uso da parte delle banche di non chiedere compensi per la custodia, anzi, di pagare i depositanti. Maggiore la somma depositata più alto il tasso di interesse. Ora l'equazione non è più redditizia e le banche si stanno tutelando. Il 1 novembre del 20114 la Deutsche Bank decise di applicare tassi negativi alla clientela con depositi superiori ai 500mila Euro. Un ritorno al vecchio deposito a custodia? Peccato che nessuna banca può garantire la restituzione. In caso di insolvenza L'Europa garantisce un indennizzo solo per i depositi non superiori a 100mila Euro.


Dopo la Germania anche la Svizzera introdusse tassi negativi sui depositi, il famoso "Conto in Svizzera" aveva un costo dello 0,25%. Lo stato - famoso per cioccolata, orologi a cucù e banche- vista la crisi finanziaria in Russia e intimorito dalle mire espansive della BCE, decise evitare che la sua valuta si apprezzasse troppo rendendo meno appetibili gli investimenti. Il mercato reagì di conseguenza e il Franco Svizzero registrò una flessione sull'Euro pari allo 0,7%, la più marcata in nove mesi.

Dopo la decisione di collaborare con gli Stati sul fronte della lotta all'evasione in molti avevano cercato altri "Paradisi fiscali" ... Con i depositi a pagamento il piccolo Paese racchiuso tra le Alpi rischia di veder svanire anche capitali più "Puliti" ... Tra qualche anno forse la Svizzera evocherà solo cioccolata e orologi a cucù!



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