Maria Grazia Tiberii
Sugoli

Chi non ricorda con piacere i racconti delle avventure di Don Camillo e Pepone? L'immagine di un'Italia contadina che abitava in quel territorio di confine tra Emilia, Veneto e Lombardia comunemente chiamato “La Bassa”.
Tra quelle popolazioni dedite al duro lavoro dei campi, in lotta con un grande fiume fonte di vita e - a volte - di morte, la vendemmia diventava un momento sociale di aggregazione che mutava la fatica in una festa paesana. In quegli anni le pietanze erano ottenute da ingredienti semplici e poveri, raccolti quando l'alternanza delle stagioni li portava a maturazione. Per ottenere i sugoli occorre dell'uva - bianca o nera, il risultato migliore si ottiene con l'uva fragola - farina e zucchero.
Come si fa:

Lava bene gli acini e mettili a cuocere per un'ora coperti di acqua. Quando l'acqua raggiunge l'ebollizione abbassa la fiamma e lascia bollire dolcemente, mescolando ogni tanto. A cottura ultimata spegni la fiamma e lascia raffreddare, poi passa il composto in un colino schiacciando i chicchi per ottenere il succo al quale aggiungerai 1 cucchiaio di farina e uno di zucchero ogni ¼ di litro.
Io uso lo "schiacciapatate", così non devo lasciare raffreddare l'uva prima di schiacciarla!!! Rimetti sul fuoco a fiamma bassa e porta ad ebollizione mescolando. Fai cuocere un quarto d'ora poi versa in uno stampo da budino. Una volta raffreddato metti il dessert nel frigorifero.
Un chilo di uva contiene 600 calorie, 30 grammi di zucchero 110 calorie e 30 grammi di farina 102 calorie.