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  • Immagine del redattoreMaria Grazia Tiberii

Tagliolini con le fave


Immancabile nella tradizione gastronomica di fine primavera la #Faba Vulgaris è coltivata in Europa fin dall’antichità e nella sua storia si intrecciano riti e pregiudizi. Aristofane  lo riteneva il cibo preferito da Ercole, noto per le sue fatiche anche in campo amatorio! #Pitagora affermava che le fave fossero la porta dell’Ade e che il suo stelo cavo fosse una via di uscita verso la luce per le anime dei sepolti. A Rodi era consigliato di astenersi dal consumare gli afrodisiaci legumi per mantenersi in uno stato di purezza totale e #Platone asseriva che il loro consumo provoca un forte gonfiore  nocivo alla tranquillità spirituale di chi cerca la verità. infine #Plinio riteneva che la fava intorpidisse i sensi e provocasse visioni. Nell'immaginario comune i bacelli aperti rappresentavano i genitali femminili e chiusi i testicoli maschili.

I romani iniziarono ad apprezzare la fava che appare in diverse ricette di #Apicio, ma il successo del gustoso legume fu sancito nel Medioevo. Con il Rinascimento furono apprezzate le prestigiose qualità #afrodisiache, citate anche da Machiavelli in "Clizia", una commedia in cui un settantenne ne trae vigore per amare una giovane schiava.

Recenti studi scientifici hanno individuato la presenza di principi attivi che sembrano avere il potere di risvegliare il desiderio e l'attività sessuale facilitando la vasodilatazione e ritardando l'eiaculazione. La fava fresca è uno dei legumi più digeribili e salubri, fatta eccezione per alcuni individui privi di un particolare enzima ai quali può indurre una malattia rara, il #favismo, che causa gravi anemie.

Nelle nostre campagne la fava fresca è protagonista di numerose sagre e cibo principe per i primi pasti all'aperto. L'abitudine più comune è di mangiarla assieme a fette di pane casareccio unte con olio di oliva. Io ho voluto unire il loro particolarissimo sapore a un buon piatto di pasta.

Cosa occorre: dose per quattro presone 2085 calorie

I tagliolini:

400 gr di farina,

Calorie 1372 - proteine 52,84 gr. - grassi 10 gr. - carboidrati 287,88 gr. (se integrale Calorie 1340 - proteine 48 gr. - grassi 10 gr. - carboidrati 244 gr.)

4 uova,

Calorie 316 - proteine 24 gr. - grassi 12 gr. - carboidrati 2 gr. 1 cucchiaino di sale.

La salsa:

200 gr. di fave sbucciate,

Calorie 82 - proteine 57,60 gr. - grassi 12,20 gr. - carboidrati 33,20 gr.


1 carciofo romano,

Calorie 25 - proteine 2 gr. - grassi tracce - carboidrati 6 gr.

1 cipolla fresca,

Calorie 1 - proteine 50 gr. - grassi tracce. - carboidrati 11 gr.

1 aglio fresco,


1 piccola carota,

Calorie 20 - proteine tracce - grassi tracce - carboidrati 8 gr.

1 costa di sedano,

scorza di limone,


50 gr. di pancetta a pezzettini,

Calorie 132 - proteine 14,9 gr. - grassi 9 gr. - carboidrati tracce.

1 pugno di piselli,

Calorie 55 - proteine 4 gr. - grassi 0,5 gr. - carboidrati 9,5 gr.

Vino bianco,

per 100 gr.: Calorie 82 - proteine 0,07 gr. - grassi 0 gr. - carboidrati 2,6 gr.

sale, pepe, olio di oliva, prezzemolo, qualche foglia di menta.

Come si fa:


I tagliolini:

Setaccia la farina e disponila a fontana sulla spianatoia, forma un incavo al centro e rompi all'interno le uova tenute a temperatura ambiente. Aggiungi il sale e, iniziando dall'interno, mescola le uova con una forchetta acquisendo poco alla volta farina dai bordi. Prosegui la lavorazione con le mani impastando dall'esterno verso l'interno. Se l’impasto non dovesse assorbire tutta la farina aggiungi un paio di cucchiai di acqua tiepida e continua a impastare fino a ottenere una palla compatta. Copri la palla con un canovaccio e lasciala riposare 1 ora in un luogo fresco easciutto.

E' il momento di stendere la pasta.

Infarina la spianatoia e il mattarello. Appiattisci la palla con una leggera pressione delle dita e inizia a stenderla conilmattarello. Lavora l’impasto fin quando non avrai un disco di pasta spesso circa 0,5 mm.

Infarina la sfoglia e arrotolala su se stessa quindi taglia il rotolo in tante fettine della larghezza voluta per la tagliatella.

Sroltola la rondella e metti le tue tagliatelle su un vassoio infarinato.

La salsa:

Trita molto finemente  la cipolla, la carota e la costa di sedano e fai soffriggerein olio di oliva.

Aggiungi la pancetta a pezzettini (si può sostituire con prosciutto stagionato) e, trascorsi 3 minuti le fave, i piselli, mezzo bicchiere di vino bianco.

Aggiusta di sale e pepe quindi copri la pentola e fai cuocere per 10 minuti.

Nel frattempo taglia a spicchi molto sottili il carciofo romano e fai scaldare in padella assieme all’aglio fresco e la scorza di limone tagliata a striscioline, con olio sale e pepe. Unisci i carciofi alle fave cuoci fino a quando  la salsa inizia a dividersi dall’olio.

Nel frattempo avrai portato ad ebollizione l’acqua nella quale immergerai i tagliolini. La cottura sarà terminata quando inizieranno a galleggiare.

Scolali e ripassali in padella assieme alla salsa, aggiungendo il prezzemolo e le foglioline di menta.

Servi con un filo di olio di oliva.

CONSIGLIO: se la salsa dovesse risultare troppo asciutta aggiungi un poco di acqua di cottura.


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